La terapia E.M.D.R.

In alcune situazioni integro la terapia a indirizzo sistemico-relazionale con l’utilizzo della tecnica E.M.D.R. (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero Desensibilizzazione e riprocessamento attraverso i movimenti oculari), uno strumento di lavoro la cui efficacia è comprovata da numerosi studi scientifici. Sul sito www.emdritalia.it potrete trovare spiegazioni e informazioni specifiche.

L’EMDR è utile per quelli che nel linguaggio psicologico vengono definiti Traumi con la T maiuscola: eventi in cui l’integrità di una persona  ̶  o di qualcuno a noi vicino  ̶  è messa in pericolo, e vengono sperimentate intense emozioni, negative e soverchianti. Esistono anche traumi con la t minuscola che sembrano avere minore impatto, ma che esercitano invece un’influenza significativa sullo sviluppo di una persona e che talvolta causano stati di blocco: situazioni di forte stress relazionale, difficoltà in contesti familiari con le figure di attaccamento, fobie, ansia, lutti.

Da un punto di vista operativo, la tecnica prevede una stimolazione bilaterale (con movimenti oculari o attraverso il tamburella mento delle dita) che consente ai due emisferi cerebrali di collegarsi, processo che favorisce una graduale integrazione dell’evento traumatico e che riattiva l’auto-guarigione della mente. Durante l’elaborazione viene chiesto al paziente di lasciare che sia la mente a condurlo e di limitarsi a osservare ciò che accade. In questa situazione avvengono associazioni che portano avanti o indietro nel tempo e permettono di focalizzare nuovi dettagli di un certo ricordo o nuove sensazioni provenienti da differenti canali (cognitivo, sensoriale, emotivo, fisico). Non si tratta di una tecnica ipnotica, la persona è sempre presente e vigile durante le fasi della stimolazione. È importante precisare che la memoria del trauma non può essere cancellata, ma che durante la sua elaborazione vengono create nuove connessioni neurali che collegano il ricordo ad altre reti mnestiche, dalle quali prima era separata. Il lavoro con il terapeuta è finalizzato a neutralizzare le sensazioni disturbanti e a creare significati positivi, costruttivi e funzionali al benessere dell’individuo.

  • Disturbo post-traumatico da stress
  • Maltrattamenti e abusi
  • Ostacoli alla crescita e all’evoluzione
  • Paure, preoccupazioni, fobie
  • Lutti e malattie
  • Difficoltà relazionali e di attaccamento